AccompagnaMenti, un progetto territoriale di rete per le persone più fragili

E’ stata presentato il 19 gennaio 2023 a Palazzo Gromo Losa, Biella, il progetto “AccompagnaMenti”, una innovativa rete territoriale per aiutare chi vive la demenza, messa a punto grazie a un contributo di 223 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella di cui 23.000 dedicati all’accompagnamento progettuale da parte della Fondazione Zancan e a un cofinanziamento di circa 60 mila euro a carico della rete progettuale e in particolare degli Enti pubblici che si sono resi disponibili a sostenere le quote dei medici, degli infermieri e degli assistenti sociali che realizzeranno l’intervento (quota CDCD – Centro per i disturbi cognitivi e demenza – ed équipe domiciliare).

Farsi compagni di strada, per due anni, delle persone che convivono con le demenze perché ne sono affetti in prima persona o perché assistono qualcuno che ne soffre: è questo l’obiettivo di un piano territoriale che scaturisce da un intenso e fertile lavoro di co-progettazione cui hanno preso parte soggetti del privato sociale, imprese sociali dedite all’assistenza degli anziani, associazioni e enti pubblici territoriali preposti alla gestione delle politiche socio-sanitarie.

Un catalogo dei servizi sul territorio, formazione, assegno di salute e interventi a domicilio

Il progetto AccompagnaMenti nella città con uno tra i più alti indici di vecchiaia in Italia, sposta il focus dell’assistenza al domicilio delle persone con demenze, creando un ponte tra le famiglie e chi eroga i servizi.
Nell’arco di due anni, sono previste due macro azioni che puntano da un lato alla informazione/formazione dei caregiver e, dall’altra, alla sperimentazione di nuove forme di assistenza domiciliare.
A queste due macro azioni se ne affianca una terza che ha come target il personale socio sanitario dell’ASL e i servizi territoriali (106 medici di medicina generale, 64 infermieri territoriali, 20 assistenti sociali) cui verranno indirizzati specifici incontri formativi gestiti dall’équipe del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze.

Attraverso il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze dell’ASL saranno individuate le persone da inserire nel progetto. In alcuni casi sarà possibile accompagnarle anche con un sostegno economico (il Budget di Salute) e in ogni caso saranno affiancate da un’equipe di professionisti che andrà a casa di ciascuno per valutare gli specifici interventi da mettere in atto.

E’ prevista la realizzazione di un Catalogo, consultabile online e stampabile, nel quale le persone con demenza e i loro caregiver potranno trovare per la prima volta in un unico “contenitore” tutti i servizi per gli anziani presenti nel Biellese. Un aiuto importante per non dover ricorrere al passaparola o alla ricerca tra mille fonti diverse in caso di necessità.
Per la presentazione del Catalogo e dei servizi territoriali “a misura di anziano” è prevista l’organizzazione di 42 incontri pubblici (21 all’anno), in ore pomeridiane e serali oltre all’attivazione di uno Sportello Telefonico.

Obiettivi: diagnosi precoci, formare i caregiver, potenziare il sostegno domiciliare

Il progetto si pone tre obiettivi primari. Il primo è intercettare il prima possibile le persone con decadimento cognitivo. Il secondo è informare, formare e sostenere familiari e assistenti, sensibilizzando la comunità e rendendoli meno “invisibili”. Il terzo è potenziare gli interventi domiciliari a supporto delle persone con demenza per far sì che possano restare nel proprio ambiente domestico il maggior tempo possibile.

Associazioni, istituzioni, sanità, fondazioni: la forza sta nella co-progettazione

La rete che realizzerà “AccompagnaMenti” è composta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in qualità di ente finanziatore, dall’associazione AIMA Biella OdV in qualità di capofila e da una compagine di cui fanno parte l’ASL Biella, i due Consorzi per i servizi sociali Iris e Cissabo, i Servizi Sociali della Città di Biella, Anteo Impresa Sociale, Fondazione Cerino Zegna Impresa Sociale, Maria Cecilia SCS, Fondazione Infermeria San Carlo, Opera Assistenza Santissima Immacolata OASI onlus, A Ruota Libera SCS, Gruppo Volontariato Vincenziano San Giuseppe OdV, Anzitutto Associazione di Volontariato per gli Anziani, APB Amici Parkinsoniani Biellesi e Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale A.L.I.Ce Biella.
Partecipano inoltre alla cabina di regia del progetto gli Ordini provinciali dei Medici e degli Infermieri, la Provincia, il Comune di Biella.
E’ coinvolta infine la Fondazione Emanuela Zancan di Padova, un centro di studio, ricerca e sperimentazione che opera da quasi sessant’anni nell’ambito delle politiche sociali, sanitarie, educative, dei sistemi di welfare e dei servizi alla persona. La Fondazione Zancan partecipa al progetto AccompagnaMenti fornendo un tutoraggio metodologico e valutativo. Perché i risultati e le buone prassi che verranno generati possano essere messi in valore anche dopo la fine del biennio.

Il presidente di AIMA Biella, Franco Ferlisi

«Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, questo progetto rappresenta il più evoluto e il più maturo sforzo di potenziamento del Welfare avviato in Piemonte» dichiara il presidente di AIMA Biella, Franco Ferlisi. «Con profonda soddisfazione sottolineo l’importanza del coinvolgimento di praticamente tutte le istituzioni del territorio Biellese: ASL, Consorzi, enti, cooperative, fondazioni e le Associazioni del terzo settore con un ruolo trainante, fra le quali AIMA Biella che ha l’onore di averne il coordinamento. È una soddisfazione personale, l’avverarsi del sogno, veder nascere un progetto organico che coinvolga realtà diverse e talvolta conflittuali». «È stata una costruzione lunga e talvolta complessa» continua Ferlisi «ma ce l’abbiamo fatta: se saremo bravi, scopriremo insieme la possibilità di superare i disastri provocati dall’incomunicabilità fra sanità e assistenza. Due anni di sperimentazione, finanziati dalla Fondazione, dopo i quali il progetto dovrà divenire una solida realtà e quindi sarà necessario arrivarci avendo consolidato il ruolo diretto delle associazioni nella gestione del welfare e reperito le risorse economiche necessarie, razionalizzando la spesa e integrando il denaro pubblico con il contributo della società civile».

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Franco Ferraris

«Il progetto AccompagnaMenti è il frutto concreto di una serie di azioni molto precise messe in campo dalla Fondazione negli ultimi anni per rendere sempre più organici ed efficaci gli interventi sul territorio – commenta il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris – da un lato infatti la rete al centro del progetto riprende il protocollo d’intesa sottoscritto da vari Enti e Associazioni nel 2016, in occasione del progetto Mente locale a Villa Boffo donato alla città dalla Fondazione per i suoi 25 anni, dall’altro un forte investimento sulla fascia anziana della popolazione biellese è la logica conseguenza derivante dalle indicazioni provenienti da OsservaBiella – Osservatorio dei bisogni territoriali del Biellese, nato proprio per mettere a fuoco i bisogni territoriali e stimolare tavoli di coprogettazione in grado di portare soluzioni. Un modello di azione lineare dunque, basato sui dati e i cui frutti risultano condivisi, monitorabili e replicabili».

Il direttore generale ASL Biella, Mario Sanò

«Questo progetto testimonia concretamente che non solo è possibile ma è fondamentale impegnarsi in maniera congiunta per dare risposte efficaci e capillari ai bisogni di salute e sociali della popolazione. Questo progetto è un test importante che se darà gli esiti attesi potrà costituire un esempio di Welfare anche a livello piemontese e nazionale. Il gran numero di soggetti del Terzo settore nel Biellese rappresenta un potenziale che messo a sistema diventa una risorsa preziosa per i cittadini, che in particolare presentano in questo territorio il più elevato tasso di anzianità in Italia.  Il ruolo dell’ASL sarà quello di coordinare la parte clinica all’interno di questa rete con i propri professionisti, in particolare il dottor Vito Marinoni e la dottoressa Elena Ortone che ringrazio. Il ringraziamento della Direzione Generale ASLBI va a Fondazione Cassa di Risparmio, ad AIMA e a tutti gli attori istituzionali che hanno saputo convergere per mettere a disposizione conoscenze, assistenza e servizi in un modello integrato, dando vita ad un progetto assolutamente innovativo» dichiara il direttore generale Asl Mario Sanò.

L’assessore alle politiche sociali e assistenziali del Comune di Biella, Isabella Scaramuzzi

«Mi fa particolarmente piacere essere parte attiva del progetto AccompagnaMenti perché ho avuto la possibilità di seguire la nascita di “Mente Locale” sin dalle prime fasi progettuali. Dal 2015 ad oggi, dalla presentazione da parte di A.I.M.A. Biella alla Fondazione CRB delle prime ipotesi distributive interne di Villa Boffo per la realizzazione di quello che ormai tutti conosciamo come “Mente Locale”, di strada ne è stata percorsa molta non senza difficoltà anche a causa degli accadimenti di questo ultimo triennio. Oggi presentiamo “AccompagnaMenti” ad un anno di distanza dalla proposta progettuale che ho seguito personalmente insieme al nostro Assistente Sociale Dott.ssa Cristina Paola per il Comune di Biella; ciò che più mi preme sottolineare è la “rete” che la Fondazione CRB è riuscita a creare sul nostro territorio che, con questo progetto, ha come scopo l’intercettazione precoce delle persone con decadimento cognitivo e riuscire a dar loro il supporto di cui hanno necessità potenziando gli interventi domiciliari perché possano restare nel proprio ambiente il più a lungo possibile. – Commenta Isabella Scaramuzzi Assessore del Comune di Biella – Auspico che, quanto prima, parallelamente all’avvio delle attività del progetto “AccompagnaMenti”, venga rinnovato ed aggiornato anche il protocollo di intesa che ha dato il via a “Mente Locale” e che, con orgoglio, possiamo dire che ci ha resi in Piemonte e non solo, un territorio all’avanguardia nella prevenzione delle demenze».

C’è del buono in giardino! Mercatino solidale natalizio 17 dicembre

Sapori e prodotti del territorio Biellese ma anche piante, fiori e tante idee creative per i regali delle feste.

Sabato 17 dicembre 2022 i volontari di AIMA Biella ti aspettano nell’incantevole giardino del centro Mente Locale per il Mercatino di Natale Solidale durante il quale potrai acquistare i tuoi doni e dare un supporto concreto all’attività della nostra associazione. Il Mercatino è aperto dalle 14.30 alle 17.30 con ingresso da via A. Gramsci 29 e dalla porticina in ferro su via Pietro Micca (piazza del Bersagliere).
E se farà freddo, abbiamo previsto la distribuzione di bevande calde per accompagnare la tua visita.

Un grande ringraziamento a tutte le aziende locali che hanno aderito all’iniziativa fornendo una selezione dei loro migliori prodotti.

Mente Locale finalista al premio +BellezzainValle

Il centro Mente Locale è stato inserito tra i dieci finalisti della terza edizione del premio +BellezzainValle.

Un’iniziativa organizzata dal Rotary Club di Valle Mosso con Fondazione Biellezza, Reda, Banca Sella, Umberto Scarlatta Costruzioni, Yukon, OrangePix e Sellmat che si è conclusa sabato 8 ottobre 2022 con la consegna dei riconoscimenti.

La motivazione della giuria è stata: «Mente Locale non è solo un edificio che trasmette Bellezza: parla alle anime e trasmette valori positivi. Una villa recuperata magistralmente con la finalità di prendersi cura della persona. Un punto di riferimento per le famiglie per la cura delle persone con demenza e malattie neuro-degenerative. Un luogo bello ed importante, un esempio per tutti che riqualifica il centro di Biella»


Per informazioni sulla consegna del premio e per l’elenco completo dei finalisti si può accedere alla pagina social del premio.

AIMA approva bilancio e nuovo statuto

Sabato 24 ottobre 2020 l’assemblea sociale di AIMA Biella ha approvato il bilancio del 2019 e l’adeguamento dello statuto alla nuova legislazione del Terzo Settore.
Adempimenti che si sarebbero dovuti chiudere nella primavera del 2020 ma che, per effetto delle proroghe contenute nei vari DPCM, sono slittati per tutte le associazioni alla fine di ottobre.

Bilancio 2019: in crescita gli introiti del 5xMille

Per quanto riguarda il bilancio 2019, è rilevante la crescita degli introiti dal 5xMille che sono aumentati del 55% rispetto al 2018 con un incremento del 21% del numero delle persone che hanno firmato per AIMA nella loro dichiarazione dei redditi.
Le entrate del 2019 rispetto al 2018 sono aumentate del 9,7% mentre le uscite sono aumentate del 3,4%, mitigando il disavanzo di gestione di circa 10% rispetto all’esercizio precedente. In aumento anche il numero dei soci che nel 2019 è stato di 251 e che, nei primi mesi del 2020, è salito di ulteriori 98 unità.

Mente Locale: duecento soci coinvolti nelle attività

Notevole l’attività del centro Mente Locale con 109 soci che hanno frequentato la “Palestra della Memoria” per la stimolazione cognitiva e 102 coinvolti in tutte le altre iniziative di socializzazione e contrasto al decadimento cognitivo (dallo yoga all’arte, dal Qi Gong al teatro, dal Nordic Walking al coro). E proprio per queste attività diverse dalla stimolazione cognitiva, il centro Mente Locale ha ospitato 395 incontri nel corso dell’anno, realizzati grazie all’apporto di 18 professionisti. Il totale dei partecipanti, considerando anche le persone non associate AIMA, è stato di 184. Al di là delle attività ordinarie, il centro Mente Locale ha ospitato anche 86 eventi diversi – da conferenze ad aperitivi, da mostre a concerti – che hanno portato a villa Boffo 1338 partecipanti, contribuendo a disseminare la conoscenza della mission di AIMA Biella.

Palestra della Memoria: 1717 ore di stimolazione cognitiva

Molto rilevante, ha sottolineato il presidente di AIMA, Franco Ferlisi, l’apporto qualificante dei professionisti nelle attività storiche di AIMA, la stimolazione cognitiva e il sostegno a pazienti e familiari. Sono infatti 7 le psicologhe che si alternano negli incontri della Palestra della Memoria, alle quali si aggiungono una psicologa che segue i Caffè Alzheimer e un’assistente sociale per i gruppi di auto-mutuo aiuto. Sono stati 23 i gruppi che hanno partecipato alla Palestra della Memoria tra Biella, Cossato e Vallemosso per un totale 1717 ore di “esercizio”.
«Il personale e i volontari sono le principali risorse di AIMA» ha detto Ferlisi. «Grazie a loro siamo riusciti a raggiungere le persone in difficoltà anche dentro i mesi di blocco forzato delle attività per continuare a offrire aiuto, supporto e vicinanza».

Preziosa collaborazione con ASL Biella e Consorzi socio-assistenziali

Rilevante inoltre e non soltanto riferita al 2019, la solida collaborazione tra AIMA, il Centro della Memoria dell’ASL di Biella e i Consorzi IRIS e CISSABO. Anche sul 2019, AIMA ha finanziato una psicologa per il sostegno alle famiglie presso il Centro della Memoria e un’assistente sociale in compartecipazione con i Consorzi. Questo ha permesso di attivare 43 interventi di sostegno psicologico individuale, 29 gruppi di informazione sulla malattia, di inserire 110 malati in gruppi di supporto e di lavorare in rete con le istituzioni, in primo luogo con la Regione, per affrontare le situazioni più complesse.

Ferlisi: “Si riconosca economicamente al volontariato il ruolo che svolge nella società”

In chiusura di assemblea, Ferlisi ha sottolineato come, in accordo con le altre associazioni del Piemonte con cui AIMA Biella collabora da anni, si stia facendo fronte comune in primo luogo verso la Regione, affinché le organizzazioni di volontariato possano uscire dall’emergenza con un ruolo rafforzato e meglio definito. «Finora il terzo settore è stato lasciato ai margini, nonostante tanti servizi destinati alle persone più fragili stiano sopravvivendo soltanto grazie alle forze del volontariato organizzato. Questo impegno, che è anche di natura economica, passa però sempre in secondo piano tanto che parecchie associazioni tirano avanti con difficoltà e rischiano di dover accantonare progetti e attività che davano sostegno a tante persone. Stiamo quindi chiedendo con forza che il volontariato sia riconosciuto come erogatore di servizi e come tale possa essere destinatario di risorse economiche al pari di altri soggetti».

Ortone: “Le ricadute sociali dell’attività di AIMA sono notevoli”

Da citare l’intervento della geriatra Elena Ortone, da anni nel direttivo di AIMA, che ha voluto testimoniare la rilevanza delle attività di stimolazione cognitiva e di socializzazione. «Proprio nei mesi di blocco, mi sono personalmente accorta di quanto sentissi la mancanza di un luogo come Mente Locale al quale indirizzare le persone che visitavo. Le terapie farmacologiche esistono, lo sappiamo, ma nulla ha il potere di cambiare davvero la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari come un luogo dove si costruiscono relazioni umane e si ha la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, qualunque esse siano. Il bilancio “umano” delle ricadute sociali di quello che AIMA sta facendo per la comunità biellese è totalmente positivo, ben al di là della freddezza dei numeri».

Luglio 2020: incontri coi volontari per ritrovarsi e ripartire

Un momento per rivedersi dopo i mesi di distacco forzato e per ritrovarsi a progettare insieme la ripresa post-COVID.
I volontari di AIMA Biella sono stati invitati dal direttivo e dal team del centro Mente Locale a due incontri che si sono svolti giovedì 16 e lunedì 20 luglio 2020.

Sono state occasioni per ragionare insieme su come potranno svilupparsi nuovi progetti che abbiano nei volontari un punto di forza. Un mettere le basi per “riavviare” i motori a pieno regime quando le condizioni lo permetteranno.

AIMA Biella vede nei propri volontari una risorsa importante in termini di competenze, disponibilità e creatività. Una risorsa da valorizzare anche attraverso progetti mirati di cui i volontari siano parte attiva.

«In generale, sono dell’idea» dichiara Franco Ferlisi, presidente di AIMA Biella «che il volontariato non debba servire a surrogare il taglio dei servizi, ma semmai a dare un supporto aggiuntivo. Questi incontri sono stati molto importanti per cementare il nostro gruppo in vista della strutturazione di attività e progetti futuri».

Bloccati in una casa che non si riconosce

Vivere in isolamento forzato con una persona affetta da demenza può comportare disagi complessi. Ecco un decalogo per affrontare le giornate.

Vivere in isolamento forzato accanto ad una persona con demenza può comportare dei disagi più complessi che per gli altri cittadini: le persone con demenza sono particolarmente vulnerabili e possono subire effetti psicologici rilevanti, pertanto necessitano di maggior protezione.
Quindi, come affrontare queste lunghe giornate se si convive con un anziano affetto da una demenza?

1 – Pianificare le giornate
Garantire una routine quotidiana stabile, aiuta a sentirsi più sicuri. è opportuno programmare le attività, fissare e rispettare gli orari delle attività, dei pasti e del riposo e mantenere un ritmo simile in tutte le giornate.
Questo potrà prevenire la comparsa dei disturbi che talvolta si manifestano dal tramonto in avanti (stato confusionale, agitazione e deliri) e aiuterà la persona malata, e indirettamente anche chi è al suo fianco, a trascorrere una notte più serena

2 – Fornire informazioni semplici su ciò che sta accadendo.
Questa è una circostanza eccezionale e non può passare inosservata, quindi è importante condividere con calma, semplicità e tranquillità informazioni e fatti su ciò che sta accadendo. Le informazioni devono essere veritiere per non creare smarrimento e generare sfiducia negli altri anche in fasi successive.
Focalizzarsi su ciò che è positivo e dissipando la paura diffusa dai media. Inoltre fornire informazioni comprensibili su come ridurre il rischio d’infezione, ripetendole ogni volta che è necessario.

3 – Attenzione ai segnali del corpo
Uno stato di malessere fisico o di dolore può essere manifestato non a parole, ma attraverso il comportamento. Occorre prestare attenzione a espressioni di dolore, irrequietezza, strofinamenti delle mani sul corpo, andatura più instabile, Inoltre è importante curare che si idrati a sufficienza, perché può non avvertire la sete oppure non prendere l’iniziativa di bere da solo

4 – Attenzione ai segnali dell’animo
Le persone con decadimento cognitivo sono sempre in grado di percepire con chiarezza gli stati d’animo di chi è con loro, restandone influenzati come uno specchio, e di comprendere il linguaggio non verbale. Per questo la nostra ansia e le nostre paure saranno anche le loro … la prima regola è comprendere noi per comprendere loro

5 – Foto, libri e ricordi
È il meccanismo del recupero della memoria, la riscoperta del passato, la cui utilità non vale soltanto per le persone con Alzheimer, ma per tutti noi: approfittare del tempo da trascorrere in casa per ordinare e sbirciare libri, fotografie, dischi, vecchi giornali e oggetti dimenticati i n un angolo. Questo stimola la memoria della nostra vita e della famiglia, tanto più quando i ricordi vengono sollecitati con calma e ironia. Anche ascoltare musica e canzoni amate ha lo stesso effetto di riattraversare le sensazioni vissute nel passato

6 – Musica ed emozioni
La musica è un formidabile strumento per eliminare l’ansia e prevenire la depressione ed è un aiuto per i malati di Alzheimer per riportare a galla le memorie di una vita: riascoltare un brano “storico”, associato a particolari ricordi, emozioni, situazioni, rievoca il momento cui quella canzone è entrata dentro l’animo, così come le emozioni provate, distogliendo la persona dalla situazione presente.

7Scrivere la propria storia
Scrivere insieme eventi piacevoli della nostra vita o anche una biografia. Narrare gli eventi personali o pubblici è un ottimo modo per occupare il tempo, ed è molto importante che la persona sia libera di riviverli o ricordarli a suo modo. Il libro della propria vita potrebbe rimanere visibile sul tavolo per essere aggiornato ad ogni occasione; non sarà soltanto un libro, ma anche una testimonianza e un’eredità per la nostra famiglia.

8 – Attività quotidiane
Occupare il tempo con attività piacevoli e lente: Le persone malate amano essere coinvolte nelle attività della casa (cambio di stagione, lista della spesa, riordino dei cassetti, rammendo e piccole manutenzioni), Si devono assegnare compiti commisurati al declino cognitivo, in modo che riescano a portarli a termine lasciando spazio alla creatività. Non contano i risultati, ma l’impegno che viene profuso in giornate altrimenti vuote

9 – Cucinare insieme per tutti
Per pianificare la giornata è fondamentale occuparsi del pranzo e della cena. Anche in questo caso, gli anziani possono essere un aiuto prezioso e cucinare insieme un momento di svago e passatempo: dal decidere insieme cosa preparare, al cucinare il cibo. Lasciare a loro compiti semplici e frazionati, rigorosamente commisurati alle capacità residue. In questo modo si offre la possibilità di sentirsi capaci ed utili contribuendo a migliorare la loro autostima.

10 – Movimento
Garantire il movimento ai malati: si può camminare lungo il corridoio, su un terrazzo, per le scale o fino al cancello del cortile, oppure organizzare una sorta di psicomotricità sul posto: facendo su e giù dalla sedia, sollevando le ginocchia o le punte dei piedi da seduti, alzando una gamba per volta e sollevando le braccia verso l’alto.

Caffè Alzheimer a Biella martedì 21 gennaio

Piccolo cambio di programma per il primo incontro dell’anno.

Piccolo cambio di programma nell’agenda dei Caffè Alzheimer di gennaio.
L’incontro di Biella si svolgerà martedì 21 gennaio dalle 14.45 alle 15.30, come sempre presso il centro d’incontro Mente Locale in via Gramsci 29. La relatrice sarà la dottoressa Gabriella Braggion e parteciperanno le persone che danno vita ai gruppi di auto-mutuo-aiuto per raccontare la loro esperienza.
Il Caffè Alzheimer è rivolto a persone con decadimento cognitivo, ai loro familiari ma è aperto a chiunque voglia condividere un pomeriggio di informazione e socializzazione. Il caffè sarà servito dalla Caffetteria del centro Mente Locale che è gestita dalla cooperativa Il Mulino di Sordevolo.

I Caffè Alzheimer sono un’iniziativa di AIMA Biella e Fondazione Cerino Zegna che è iniziata ormai diversi anni fa sul modello dei MeetDEM promossi dallo psicologo Bere Miesen in Olanda nel 1997. Informazioni sui Caffè Alzheimer sul sito di AIMA Biella.

Serata informativa a Candelo

Su come affrontare la sfida del decadimento cognitivo. Al Centro Culturale “Le Rosminiane” venerdì 13 dicembre dalle 17.00

Una serata di informazione su come affrontare le sfide dell’Alzheimer ma anche sulle strategie di prevenzione del decadimento cognitivo e sull’invecchiamento di qualità.

Appuntamento venerdì 13 dicembre 2019 dalle 17.00 al Centro Culturale “Le Rosminiane” di Candelo per un incontro gratuito e aperto a tutti.

Dopo i saluti dell’assessore comunale alle Politiche Sociali, Selena Minuzzo, parleranno il presidente di AIMA Biella, Franco Ferlisi che affronterà il tema “Viviamo le emozioni attraverso i nostri ricordi”. Il dottor Vito Marinoni, responsabile lungodegenza e geriatria dell’Asl Biella, e la dottoressa Elena Ortone, geriatra del Centro della Memoria di Biella, parleranno invece di come prevenire e affrontare il decadimento cognitivo. Stefania Papa, infermiera del Centro della Memoria, tratterà invece gli aspetti legati a diagnosi, presa in carico e cura. L’assistente sociale del Centro della Memoria, Gabriella Braggion spiegherà come usare la rete dei servizi mentre la psicologa Stefania Caneparo, che opera sia al Centro della Memoria sia al centro d’incontro Mente Locale, presenterà esempi pratici di come si possa allenare la memoria.

La serata è organizzata da AIMA Biella, Azienda Sanitaria Locale Biella, Comune di Candelo e Centro Diurno “Tut’l dì” di Candelo.

I cesti di Natale di AIMA Biella

Con i prodotti tipici del territorio Biellese. Prenotali entro l’8 dicembre al centro Mente Locale.

Sono una dedica ai sapori biellesi, e ovviamente alla solidarietà, i cesti di Natale di AIMA Biella.
Le nostre volontarie li hanno preparati nei giorni scorsi con grande cura e ora sono pronti per la distribuzione al centro d’incontro Mente Locale di via Gramsci 29 a Biella.

Per prenotarne uno e avere le informazioni su come ritirarlo, basta telefonare allo 015401767 dalle 9 alle 17 tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Le prenotazioni chiudono domenica 8 dicembre 2019.

I cesti di Natale di AIMA Biella contengono salumi, biscotti, marmellate e tante altre bontà che sono prodotte nel Biellese. Un grande grazie alle aziende che hanno collaborato con AIMA Biella per questa iniziativa:
Azienda Agricola Scopel Umberto La Bruera; La Soleggiata Azienda Agricola Cerrione; Lavino Zona; Agriturismo e Azienda Agricola Cà d’Andrei; Agribio Forneria Dinamica; Forno Olimpia.

Concerti all’ora dell’aperitivo

Dal 6 novembre per tutti i mercoledì del mese musiche dal mondo per i trent’anni di AIMA Biella.

Quattro concerti speciali all’ora dell’aperitivo per vivere il centro d’incontro Mente Locale oltre le consuete attività. Prosegue tutti i mercoledì di novembre il programma di festeggiamenti per i trent’anni di AIMA Biella. I concerti iniziano sempre alle 19.00. Queste le date e i programmi.

6 novembre – Another Duo (Ninaì e Walter Guabello)
13 novembre – Paola Grazioli e Leo Crenna
20 novembre – Nunzia di Cataldo e Mauro Ratiglia
27 novembre – Laura Giammanco, Claudio Montagnoli e Daniele de Palma

L’iniziativa è organizzata con Biella Jazz Club e la sezione biellese di 50&Più.